Ricerca Dissesto Idrogeologico

Salvaguardiamo l’ambiente

In Italia diverse regioni presentano un alto rischio idrogeologico e le manifestazioni più tipiche di tali fenomeni sono frane, alluvioni ed erosioni.

Hydro Hunter riesce in modo non invasivo a rilevare la sorgente d’acqua, che scorrendo internamente, erode il terreno del sottosuolo che se fatto di materiale permeabile in presenza di forti piogge potrebbe causare frane e distaccamenti.

La Tecnologia Poseidon inventata da Sergio Marchettini (macchina regolarmente brevettata) unita alla professionalità e all’idea del pilota di elicotteri con oltre 35 anni di volo tra Esercito, Polizia di Stato ed ora pilota del 118 dell’eliambulanza, Vincenzo Orso ha permesso di fornire un servizio unico.

Sfruttando i principi dell’elettromagnetismo, attraverso una sonda che viene montata su un drone, che sorvola grandi quantità di terreno, le onde elettromagnetiche generate a bassissima frequenza penetrano in profondità nel terreno fino ad 200 metri (fino a 1800 con ulteriori apparecchiature in supporto alla tecnologia citata) urtando tutto ciò che incontrano. Ad ogni differenza di densità degli strati di terreno corrisponde una risposta che risale in superfice, anomalie elettromagnetiche, che vengono captate dal drone che attraverso un segnale Bluetooth invia i dati alla macchina che in tempo reale, facendo comparire dei punti sulla cartina, mette in evidenza le anomalie elettromagnetiche presenti sul terreno.

In questi punti segnalati siamo in grado di fornire una mappatura dettagliata delle caratteristiche del sottosuolo grazie all’utilizzo di una macchina attaccata alla cinta con la quale effettuiammo un sopralluogo dei punti indicati per effettuare una risonanza magnetica ortogonale del terreno. In pratica, ogni 3 metri viene mandato un segnale che arriva fino a 200 metri di profondità e poi torna indietro. Questa operazione viene effettuata lungo un corridoio di circa 1.50 – 1.80 cm di larghezza e 100 metri di lunghezza al fine di ottenere un grafico colorato su ordinate (metri di profondità) e ascisse (i metri percorsi sul piano di calpestio) dove è possibile capire la natura del terreno sottostante e gli eventuali rischi idrogeologici.

Per coprire una superfice di 50 ettari ci vogliono circa 4 ore di lavoro sul posto, mentre per l’elaborazione elettronica per la realizzazione del grafico ci vogliono circa 2 giorni lavorativi. Una volta finito il lavoro viene consegnata al committente una relazione tecnica.